mercoledì 6 gennaio 2016

I nati morti

Lasciateci soli, senza libri, e subito ci confonderemo, ci smarriremo: non sapremo che partito pigliare, a cosa attenerci; che cosa amare e cosa odiare, che cosa rispettare e che cosa disprezzare! Ci è di peso persino essere uomini - uomini con un corpo e sangue vero, nostro; ce ne vergogniamo, lo consideriamo un disonore e ci sforziamo di essere non so che ipotetici uomini universali. Siamo nati morti, e da tempo non nasciamo più da padri vivi, e la cosa ci piace sempre più. Ci prendiamo gusto. Presto escogiteremo il modo di nascere da un'idea.

F. Dostoevskij, Memorie dal sottosuolo.

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