giovedì 8 novembre 2012

A ciascuno la sua guerra

I


Sul cominciar del mio novello canto,
    Voi che tenete l’eliconie cime
    Prego, vergini Dee, concilio santo,
    Che ’l mio stil conduciate e le mie rime:
    Di topi e rane i casi acerbi e l’ire,
    Segno insolito a i carmi, io prendo a dire.


II

La cetra ho in man, le carte in grembo: or date
    Voi principio e voi fine a l’opra mia:
    Per virtù vostra a la più tarda etate
    Suoni, o Dive, il mio carme; e quanto fia
    Che in questi fogli a voi sacrati io scriva,
    In chiara fama eternamente viva.


III

I terrigeni eroi, vasti Giganti,
    Di que’ topi imitò la schiatta audace:
    Di dolor, di furor caldi, spumanti
    Vennero in campo: e se non è fallace
    La memoria e ’l romor ch’oggi ne resta,
    La cagion de la collera fu questa.

Omero, Batracomiomachia, tr.it G. Leopardi