sabato 10 dicembre 2016

Lo svantaggio della verità

Non esiste una sola idea importante di cui la stupidità non abbia saputo servirsi, essa è pronta e versatile e può indossare tutti i vestiti della verità. La verità invece ha un abito solo e una sola strada, ed è sempre in svantaggio.

R. Musil

venerdì 7 ottobre 2016

Liberté

Sur mes cahiers d’écolier
Sur mon pupitre et les arbres
Sur le sable sur la neige
J’écris ton nom
Sur toutes les pages lues
Sur toutes les pages blanches
Pierre sang papier ou cendre
J’écris ton nom
Sur les images dorées
Sur les armes des guerriers
Sur la couronne de rois
J’écris ton nom
Sur la jungle et le désert
Sur les nids sur les genêts
Sur l’écho de mon enfance
J’écris ton nom
Sur les merveilles des nuits
Sur le pain blanc de journées
Sur les saisons fiancées
J’écris ton nom
Sur tous mes chiffons d’azur
Sur l’étang soleil moisi
Sur le lac lune vivante
J’écris ton nom
Sur le champs sur l’horizon
Sur les ailes des oiseaux
Et sur le moulin des ombres
J’écris ton nom
Sur chaque bouffées d’aurore
Sur la mer sur les bateaux
Sur la montagne démente
J’écris ton nom
Sur la mousse des nuages
Sur les sueurs de l’orage
Sur la pluie épaisse et fade
J’écris ton nom
Sur les formes scintillantes
Sur les cloches des couleurs
Sur la vérité physique
J’écris ton nom
Sur les sentiers éveillés
Sur les routes déployées
Sur les places qui débordent
J’écris ton nom
Sur la lampe qui s’allume
Sur la lampe qui s’éteint
Sur mes raisons réunies
J’écris ton nom
Sur le fruit coupé en deux
Du miroir et de ma chambre
Sur mon lit coquille vide
J’écris ton nom
Sur mon chien gourmand et tendre
Sur ses oreilles dressées
Sur sa patte maladroite
J’écris ton nom
Sur le tremplin de ma porte
Sur les objets familiers
Sur le flot du feu béni
J’écris ton nom
Sur toute chair accordée
Sur le front de mes amis
Sur chaque main qui se tend
J’écris ton nom
Sur la vitre des surprises
Sur les lèvres attendries
Bien au-dessus du silence
J’écris ton nom
Sur mes refuges détruits
Sur mes phares écroulés
Sur les murs de mon ennui
J’écris ton nom
Sur l’absence sans désir
Sur la solitude nue
Sur les marches de la mort
J’écris ton nom
Sur la santé revenue
Sur le risque disparu
Sur l’espoir sans souvenir
J’écris ton nom
Et par le pouvoir d’un mot
Je recommence ma vie
Je suis né pour te connaître
Pour te nommer
Liberté

Paul Eluard

lunedì 5 settembre 2016

La visione del tutto

«Noi dobbiamo considerare lo stato presente dell’ universo come l’effetto di un dato stato anteriore e come le causa di ciò che sarà in avvenire. Una intelligenza che, in un dato istante, conoscesse tutte le forze che animano la natura e la rispettiva posizione degli esseri che la costituiscono, e che fosse abbastanza vasta per sottoporre tutti i dati alla sua analisi, abbraccerebbe in un’unica formula i movimenti dei più grandi corpi dell’universo come quello dell’atomo più sottile; per una tale intelligenza tutto sarebbe chiaro e certo e così l’avvenire come il passato le sarebbero presenti».
 
Pierre Simon Laplace, Teoria analitica delle probabilità, 1812

lunedì 1 agosto 2016

25 agosto

25 agosto
Ogni volta che mi ritrovo a letto da solo e de-Lenorizzato faccio un sogno orrendo, sempre lo stesso. Nel sogno ci sono io che cerco di stimolare il clitoride della Regina Vittoria con il manico di una spazzola di tartaruga. Le sue voluminose sottane vorticano attorno alla sua cintola e alla mia testa. Le sue enormi cosce lardose pesano sulle mie spalle, spalancate davanti alla mia faccia sudata. Si sente il cozzo di chilate di gioielli ogni volta che la Regina si sistema per offrirmisi meglio. Si sentono altresì i miasmi. Lo smanioso respiro della regina romba sopra di me, inginocchiato ai piedi del trono. Passano ore. Infine si ode al sua voce, dall'alto, un tuono di biasimo e delusione: <>. Una guardia mi strappa da terra e mi scaglia in un pozzo in fondo al quale ribolle uno stuolo di ratti. Mi sveglio con la bocca piena di peli. Chiedendo un supplemento di tempo. E quantomeno una spazzola col manico intagliato.

DFW, La scopa del sistema, 1987

domenica 26 giugno 2016

La matematica pura


La matematica, come l’avete conosciuta fino ad oggi, ha cercato di fornire risposte certe e definitive a problemi certi e definitivi. Ora state per affrontare un’avventura totalmente diversa: vi troverete di fronte a problemi insolubili che vi porteranno sempre verso altri problemi altrettanto insolubili. Le persone intorno a voi vi ripeteranno che la cosa su cui vi scervellate è inutile e non avrete argomenti per difendervi, perché quei problemi saranno di una complessità estenuante.  Benvenuti nella Matematica Pura: nel paese della Solitudine.

martedì 31 maggio 2016

The Real Ten Commandments

Don’t Start with the Data
Do Start with a Good Question
Don’t think one person can do it all
Do build a well-rounded team
Don’t only use one tool
Do use the best tool for the job
Don’t brag about the size of your data
Do collect relevant data
Don’t ignore domain knowledge
Do consult a subject matter expert
Don’t publish a table of numbers
Do create informative charts
Don’t use just your own data
Do enhance your analysis with open data
Don’t do all the work yourself
Do partner with local universities
Don’t always build your own tools
Do use lots of open source tools
Don’t keep all your findings to yourself
Do share your analysis and results with the world!

giovedì 26 maggio 2016

Anarchia e Axel

L'ordine involontario genera insoddisfazione; madre del disordine; creatrice della ghigliottina. 
Le società autoritarie sono simili al pattinaggio artistico, intricate dal preciso meccanismo e precarie, soprattutto. Sotto il manto fragile della civiltà ribolle il caos più gelido...e in alcuni punti il ghiccio è più sottile e infido.

V per Vendetta, A. Moore, 1983

domenica 17 aprile 2016

To Life

O life with the sad seared face,
I weary of seeing thee,
And thy draggled cloak, and thy hobbling pace,
And thy too-forced pleasantry!
I know what thou would'st tell
Of Death, Time, Destiny -
I have known it long, and know, too, well
What it all means for me.
But canst thou not array
Thyself in rare disguise,
And feign like truth, for one mad day,
That Earth is Paradise?
I'll tune me to the mood,
And mumm with thee till eve;
And maybe what as interlude
I feign, I shall believe!

by Thomas Hardy

martedì 1 marzo 2016

L'ordine di Ulisse

I  cieli stessi, i pianeti, e questo nostro mondo che è al centro dell'universo rispettano grado, priorità e posizione, puntualità, corso, proporzione, stagione, forma, ufficio, impirgo e uso in ogni ordine e settore [...] Oh, quando è scossa la gerarchia, che è scala per ogni altro compimento, l'intrapresa si ammala. Come possono conservare la loro naturale posizione comunità, gradi nelle scuole, confraternite nelle città, traffici tranquilli tra separate sponde, primogeniture e privilegi di nascita, prerogative di anzianità, corone, scettri e allori, se non seguendo un ordine gerarchico? Provate a eliminare la gerarchia, mettete fuor di tono quella corda unica e sentirete che stonatura ne seguirà; tutto sarà solo e sempre in conflitto; le acque, contenute, vorranno tanto gonfiarsi da soverchiare gli argini e far di questo nostro solido globo tutta una zuppa; la forza tornerà a imporsi da padrona alla debolezza e il figlio disumano potrà stendere morto il padre suo; la forza si farà diritto [...] Allora tutto si risolve in potere; il potere in volere, il volere in appetito; e l'appetito, lupo universale, assecondato da due parti dal volere e dal potere, vorrà farsi una preda dell'universo, e alla fine divorerà se stesso.

Ulisse in Troilo e Cressida, W. Shakespeare (1600-01)(I,2)

venerdì 5 febbraio 2016

Spargi o Diva

Casta Diva che inargenti
Queste sacre antiche piante,
A noi volgi il bel sembiante
Senza nube e senza vel.
Tempra o Diva,
Tempra tu de' cori ardenti,
Tempra ancor lo zelo audace,
Spargi in terra quella pace
Che regnar tu fai nel ciel.

venerdì 29 gennaio 2016

La Recitazione.

« Mentire per vivere, ecco cos'è la recitazione. Non ho fatto altro che imparare a esserne consapevole. Tutti voi siete attori, perché siete tutti bugiardi. Quando dici qualcosa che non intendi o quando eviti di dirla, questo è recitare. Recitiamo tutti, alcuni vengono pagati per farlo. Devi essere qualcuno, se non lo sei è un peccato, e resti solo. Recitare significa inventarsi le cose, ma va bene così. La vita è una prova, la vita è un'improvvisazione. »

Marlon Brando

mercoledì 6 gennaio 2016

I nati morti

Lasciateci soli, senza libri, e subito ci confonderemo, ci smarriremo: non sapremo che partito pigliare, a cosa attenerci; che cosa amare e cosa odiare, che cosa rispettare e che cosa disprezzare! Ci è di peso persino essere uomini - uomini con un corpo e sangue vero, nostro; ce ne vergogniamo, lo consideriamo un disonore e ci sforziamo di essere non so che ipotetici uomini universali. Siamo nati morti, e da tempo non nasciamo più da padri vivi, e la cosa ci piace sempre più. Ci prendiamo gusto. Presto escogiteremo il modo di nascere da un'idea.

F. Dostoevskij, Memorie dal sottosuolo.