"Che roba! Roba dell'altro mondo! Tutto il mondo, oggi, è roba
dell'altro mondo! E pensare che fino a ieri le cose avevano un capo e
una coda! E se mi avessero scambiata stanotte? Vediamo un po':
stamattina, quando mi sono svegliata, ero proprio la stessa? Mi sembra
di ricordare che un po' diversa mi sentivo, sotto sotto. Ma se non sono
la stessa, allora domando e dico: Chi cavolo sono? Ah, questa sì che è
una domanda da centoventidue milioni!". E cominciò a passare in rassegna
tutte le bambine più o meno della sua età che conosceva, caso mai
l'avessero scambiata con una di loro. "Ada non posso essere di sicuro,"
disse, "lei ha tutti quei boccoli, e io sono liscia come un olio; mai
più posso essere Mabel, io so un sacco e una sporta di cosa e lei, oh!
lei non sa un'acca! Inoltre lei è lei e io io e... uffa ho perso il
filo! Proverò a vedere se le cose che sapevo sono ancora al loro posto.
Dunque: quattro per cinque dodici, quattro per sei tredici, quattro per
sette... povera me, di questo passo non arriverò mai a venti! Comunque
la Tavola Pitagorica non conta"
L. Carroll
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